ASSOCIAZIONE PAPA GIOVANNI XXIII
#acacciaditesori: Rosanna e Jodie
Nel 1994 due giovani sposi, Dario e Rosanna, si aprono all’accoglienza. Entriamo nella loro casa-famiglia e incontriamo Jodie e Rosanna che si preparano per andare ad una festa di compleanno. I piccoli, quando sono accolti ed amati, occupano davvero un posto centrale nella famiglia. E diventano generatori di vita, ambasciatori della bellezza di vivere insieme, senza steccati.
La Cooperativa Tesori Bio fa parte di una grande famiglia: la Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi nel 1968 e che da allora si impegna, concretamente e con continuità, per contrastare emarginazione e povertà.
Don Oreste è stato prete umile, coraggioso, visionario, capace di rendere possibile l’impossibile, sempre con lo sguardo rivolto verso gli ultimi. Oggi la comunità da lui fondata è una realtà complessa e dinamica, come lo sono le sfide che ogni giorno affronta per essere famiglia di bambini (spesso con gravi disabilità), ragazze madri, persone con deficit psichici e fisici, ex tossicodipendenti, anziani soli, vittime del racket, persone senza fissa dimora, ex carcerati, ex alcolisti.
Per dare a tutti questi piccoli “le risposte di cui hanno bisogno, non quelle che possiamo”, nei suoi 50 anni di storia APG23 ha dato vita a numerose realtà giuridiche, in Italia e all’estero. Cooperative sociali, associazioni di volontariato, realtà imprenditoriali concorrono a creare le fondamenta della “Società del Gratuito” anche in ambito lavorativo e costituiscono un piccolo universo di solidarietà e di vita.
“L’uomo non è il suo errore”
In tutti questi anni abbiamo capito che se vuoi cambiare il mondo devi prima cambiare te stesso. La condivisione diretta con gli emarginati, i rifiutati, i disprezzati è una strada scomoda, che obbliga a non chiudere gli occhi sulle ingiustizie. E! però una strada che una volta intrapresa affascina, cattura, conduce ad abbandonare i falsi miti che troppo spesso portano all’infelicità.
Oggi la Comunità siede a tavola, ogni giorno, con oltre 41 mila persone nel mondo, grazie a più di 500 realtà di condivisione tra case famiglia, mense per i poveri, centri di accoglienza, comunità terapeutiche, Capanne di Betlemme per i senzatetto, famiglie aperte e case di preghiera. La Comunità opera anche attraverso progetti di emergenza umanitaria e di cooperazione allo sviluppo, ed è presente nelle zone di conflitto con un proprio corpo nonviolento di pace, “Operazione Colomba”.

Le urgenze della nostra epoca ci interpellano oggi su nuovi fronti: primo fra tutti il rispetto dell’ambiente, attraverso il modello dell’economia circolare, meno sprechi e più risorse per tutti. Oggi che si è così paura del diverso ci chiediamo: diverso da chi o cosa? Normali rispetto a chi o cosa?
Un incontro speciale
Sergio Mattarella, presidente della Repubblica
a rischio altrimenti c’è la nostra stessa Repubblica".
Le barriere da superare sono spesso nella nostra mente".
Consorzio Condividere Papa Giovanni XXIII
Le Cooperative nate all’interno dell’Associazione Papa Giovanni XXIII sono riunite nel Consorzio Condividere, nato per coordinare, sostenere ed animare le attività delle cooperative stesse, attraverso consulenze ed elaborazione di strategie unitarie.
Obiettivo di fondo del Consorzio è quello di completare quanto avviato dalla “Comunità Papa Giovanni XXIII” in tema di lavoro e inserimento in centri educativi di persone considerate, per vari aspetti, le più povere della società.
Strutture di accoglienza
- 203 Case famiglia
- 26 Comunità terapeutiche
- 37 famiglie aperte
- 47 casa di accoglienza
- 16 case di fraternità
- 9 case di preghiera
Interventi
Risulta difficile esprimere in poche parole tutti progetti e gli interventi che la Comunità Papa Giovannia XXIII attua in Italia. Per chi fosse interessato consigliamo di andare sulla “vita della Comunità”, sfogliando le ultime novità e la presentazione dei diversi ambiti di intervento per cui e in cui la Comunità si batte per poter dare voce a chi non ce l’ha.
Mappa delle zone
La Comunità si articola in Italia in 14 zone, ognuna delle quali ha un responsabile di riferimento e nella maggior parte dei casi anche una segreteria di zona.
